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Tasse, finalmente recupero 2000€ così: fai inserire questa voce nelle detrazioni | È tutto legale

Detrazioni Coniuge
Detrazione Coniuge (Pixabay) – ilcorrierino.com

Finalmente è arrivata una buona notizia per le detrazioni fiscali, sarà infatti possibile recuperare 2000 euro: ecco come

Si avvicina il periodo della dichiarazione dei redditi e come è noto, ogni cittadino-contribuente attraverso questo documento contabile comunica al fisco le proprie entrate ed effettua i versamenti delle imposte a partire dalla base imponibile e dalle aliquote fiscali per ciascuna imposta dovuta.

In questa occasione si pone quindi il problema delle detrazioni. L’ordinamento prevede all’art 12 TUIR, delle detrazioni anche per i familiari a carico, tra cui coniuge, figli ed altri conviventi.

Tra le detrazioni rientra anche quella in caso di unione civile, escluse le convivenze di fatto. Sono considerati a carico i familiari che hanno un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro. Il limite in questione è elevato a 4.000 per i figli di età superiore a 24 anni.

Anche il coniuge, come i figli, può essere a carico dell’altro partner, quando non ha reddito o un reddito nei limiti indicati. Possono quindi essere considerati a carico: il coniuge; i figli di età uguale o superiore a 21 anni altri familiari conviventi.

Quali sono i redditi da considerare

Tra le categorie presentate precedetemente, non bisogna tenere in considerazione alcuni redditi. Nello specifico non vi rientrano: le borse di studio, di dottorato, i corsi di specializzazione delle facoltà di medicina e chirurgia;
gli assegni di ricerca conferiti dalle università e dagli enti pubblici e dalla istituzioni di ricerca;
le borse di studio Erasmus, e le somme corrisposte dall’Università, a condizione che l’importo complessivo annuo non sia superiore a €. 7.746,85; le borse di studio a vittime del terrorismo e della criminalità organizzata; pensioni di invalidità civile e le eventuali indennità di accompagnamento; pensione di invalidità per cause di servizio;
indennità di mobilità per la parte reinvestita nella costituzione di società cooperative;assegno di maternità per la donna lavoratrice; rendite Inail.

Non sono inclusi neanche i redditi soggetti a tassazione separata e i redditi soggetti a tassazione a fonte. Rientrano nella prima categoria: i redditi da attività sportiva dilettantistica fino a 10.000 euro annue; gli interessi delle obbligazioni e dei titoli di Stato, gli interessi dei depositi e conti correnti bancari e postali, premi e vincite al gioco in Italia;i proventi delle quote dei fondi di investimento mobiliare di tipo aperto italiani e stranieri; il riscatto in forma di capitale dei fondi pensione per perdita del posto di lavoro.

Detrazioni coniuge
Detrazione Coniuge (Pixabay) – ilcorrierino.com

Detrazione per il coniuge a carico 2024: i casi in cui si applica

Come già anticipato rientrano nelle detrazioni ai fini IRPEF anche quelle per il coniuge a carico. Nello specifico, la norma stabilisce che dall’imposta lorda si detraggono degli importi per carichi di famiglia, soprattutto per quanto riguarda il coniuge, se questo non è legalmente ed effettivamente separato.

Specificamente, la norma prevede che si detraggono:

800 euro, diminuiti del prodotto tra 110 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra reddito complessivo e 15.000 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro;
690 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 40.000 euro;
690 euro, se il reddito complessivo è superiore a 40.000 euro ma non a 80.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 80.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 40.000 euro.